«Sono sempre stata convinta di non possedere doti particolari ma credo che, se una persona vuole, riesce in qualsiasi cosa». Nicoletta Landsberger è una donna determinata. Una dote che l’ha accompagnata nelle sue scelte di vita e di carriera e che le ha permesso di diventare un group leader in Italia, uno dei ricercatori di punta per la comunità di malati affetti dalla sindrome di Rett ed essere nominata Cavaliere del lavoro per le sue attività di ricerca.

A questa sua dote, che le ha consentito di superare una serie di ostacoli, si aggiunge però un incontro che le ha cambiato la vita.

Nel 2005 Nicoletta conosce, grazie al suo lavoro, Rita Bernardelli, presidente dell’associazione Pro-Rett.

«In quel momento è scattata una molla. Ho capito che il mio lavoro non era solo un divertimento, passione, sfida intellettuale, ma serviva concretamente a quelle bambine. Da allora ho un nuovo obiettivo sul quale concentrarmi: trovare una cura per salvare la vita delle bambine dagli occhi belli».

E così, alla determinazione si aggiunge l’amore di Nicoletta per questi piccoli malati. Una forza in più che ha cambiato il suo modo di lavorare.

«Oggi, quando scelgo di applicare per un bando, guardo sempre all’utilità concreta del mio lavoro per questi malati e allo stesso tempo valuto le possibili collaborazioni che si possono attivare. L’incontro con Rita e con sua figlia mi ha fatto capire che per raggiungere un obiettivo è necessario collaborare, mettere le proprie conoscenze e forze a fattor comune con quelle degli altri».

Determinazione e amore sono i motori che fanno camminare la ricerca di Nicoletta che, guardando al futuro, promette: «Se riuscirò un giorno a trovare la cura per la sindrome di Rett la mia esperienza di ricercatrice potrà dirsi conclusa. A quel punto vorrei dedicarmi agli altri, mettendomi al servizio di organizzazioni che si prendono cura di chi ha più bisogno».