Il bambino ama lo sport e ha partecipato con entusiasmo alla campagna Telethon con i campioni del rugby nazionale Michele Lamaro, Tommaso Menoncello, Lorenzo e Niccolò Cannone e Ignacio Brex.

Carlo ha lo spirito degli esploratori e non teme ostacoli quando si tratta di raggiungere i suoi amici in piazza. «Nonostante la debita attenzione che gli riserviamo, abbiamo insegnato a nostro figlio a essere autonomo, e lui applica alla lettera le nostre raccomandazioni» racconta Alessandro, il papà di Carlo, 11 anni, nato con l’atrofia muscolare spinale (sma) di tipo 2 e protagonista della campagna del 5×1000 a Fondazione Telethon insieme a cinque campioni della Nazionale Italiana di Rugby.

«Abbiamo subito detto di sì alla proposta della Fondazione, non fosse altro per la vicinanza ai luoghi dove abbiamo realizzato lo spot e la mia personale frequentazione degli ambienti del rugby veneto, una vera e propria istituzione, orgoglio territoriale, soprattutto per i tanti allori della Benetton».

Carlo è tifoso di rugby e già conosceva molti dei nazionali, visti dagli spalti dello stadio, accompagnato da papà Alessandro: «È un ambiente sereno, molto civile e rispettoso dei tifosi avversari quello del rugby, senza inutili esaltazioni».  

Anche per questo partecipare alla campagna per il 5×1000 è stato particolarmente emozionante: i ragazzi della nazionale, Michele Lamaro, Tommaso Menoncello, Lorenzo e Niccolò Cannone e Ignacio Brex, reduci dalle ultime entusiasmanti vittorie nel campionato delle Sei Nazioni, hanno accolto Carlo nello stadio comunale di Monigo, dove è stato girato lo spot.

«Si è creato subito un clima di allegria, con i nostri nazionali che si sono messi a disposizione e hanno circondato Carlo con affetto trasmettendogli subito un autentico spirito sportivo».

Una giornata molto diversa dalle giornate di Carlo che sono come quelle della maggior parte dei suoi coetanei con cui condivide molte passioni. «Primo passatempo i giochi sulle consolle, la moderna versione di quello che era per noi il campetto o il marciapiede dove ritrovarsi soprattutto nei pomeriggi estivi» racconta Alessandro.

Carlo è anche un bravo studente. La sua quinta elementare, che prelude al salto verso le “rutilanti” scuole medie, viene vissuta con serenità: «Sin dalle prime classi Carlo va a scuola da solo, potendo contare sul servizio di scuola bus che accompagna anche gli altri bambini» spiega Alessandro.

Al bambino non manca la determinazione e quando la voglia di stare ai compagni di scuola cresce, nulla lo ferma sul tragitto che lo porta nei luoghi di ritrovo di Martellago, il paese in provincia di Venezia dove vive con la sua famiglia, anche con qualche ragionevole sotterfugio. «Molte volte – racconta Alessandro – nonostante ci dica di voler solo raggiungere il campetto vicino caso, lo ritroviamo a chiacchierare con gli amici in piazza. Il percorso non presenta particolari barriere architettoniche e anche le piccole difficoltà, come i pulsanti dei semafori a richiesta sempre troppo resistenti alla pressione per lui, possono essere superate grazie al provvidenziale intervento di un adulto di passaggio».

Dopo la scuola il tempo è occupato da tante attività collaterali: «Tre giorni a settimana abbiamo l’attività acquatica in piscina – elenca papà Alessandro – a cui si affianca, negli altri giorni, la fisioterapia. La vera passione di Carlo, però, è il powerchair, che lui pratica sia nella formula hockey che calcio. Sono discipline che stanno dando tante soddisfazioni visto che con la sua squadra di calcio, il Venezia FC, ha conquistato le finali di categoria che si sono recentemente disputate a Lignano Sabbiadoro.

Un piccolo ciclone dall’indole «tonda», senza spigoli o asprezze, così come viene descritto da papà Alessandro: «Ha veramente un buon carattere, nonostante anche lui possa manifestare punte di testardaggine quando una cosa non va come ha deciso debba andare. Molto diverso dal fratellino Gregorio, molto più irruento e risoluto».

La famiglia è sempre unita, ancor di più in vacanza, in viaggio. «D’inverno andiamo a sciare, e anche in questo caso Carlo diviene protagonista con i suoi specialissimi sci che gli consentono di muoversi sulla neve. E poi le vacanze estive con tanti amici, come quelle dello scorso anno, con un camper speciale, in giro tra Bretagna e Normandia».

Adesso per Carlo e la sua famiglia è tempo di vacanze. «Subito un po’ di riposo in Toscana e poi sarà la volta del mare». Il powerchair, la fine delle elementari, la campagna con Fondazione Telethon: il meritato riposo dopo un anno ricco di emozioni.