Yassin ha 10 anni e mezzo ed è il secondo di tre fratelli; è un bambino sereno, pieno di amici. L’acondroplasia, la patologia genetica che affronta, non lo ferma. A scuola, nonostante un disturbo legato alla dislessia, si trova bene e ha buoni risultati. Perché la determinazione non gli manca. Tanto da aver deciso di affrontare alcuni interventi di allungamento delle ossa, molto dolorosi, ma necessari per recuperare qualche centimetro di altezza e avere una qualità di vita migliore. Essere, anche poco, più alti significa tante cose: poter aprire più facilmente uno sportello, accendere la luce senza difficoltà, poter guidare.

Nel tempo libero va in piscina, nuota molto veloce, e si diverte in giardino con il suo quad: perché Yassin adora le moto. Gli piacerebbe giocare a baseball, «ma non ho tempo!». Queste conquiste, successi, li deve anche alla determinazione di Nadia. Dopo i primi terribili momenti di sconforto, si è rimboccate le maniche e ha messo davanti a tutto il suo amore di mamma. Un coraggio che le ha fatto comprendere l’importanza di fare rete, confrontarsi con altri genitori, anche grazie all’aiuto dei social network e di internet. Ha fondato una associazione “acondroplasia insieme per crescere”, per aiutare le famiglie a decidere dove andare, cosa fare, come affrontare i primi momenti davvero difficili.

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