Franco Bomprezzi

Ci è stato accanto fino all’ultimo momento. Come i veri, buoni, amici. Per quanto le sue condizioni di salute fossero gravi, Franco Bomprezzi ha voluto partecipare, con un video messaggio, alla venticinquesima maratona Telethon.

Stava combattendo una battaglia durissima, contro una malattia terribile, che in queste ore lo ha portato via.

Questa mattina, nel centro Clinico Nemo di Milano, si è spento Franco Bomprezzi. Giornalista, scrittore, affetto da osteogenesi imperfecta, Franco era un uomo di rara intelligenza e di grande dolcissima combattività. Amico di Telethon sin dalla metà degli anni ’90, ci ha accompagnati e sostenuti prima come malato, poi come Presidente della UILDM, come infaticabile testimonial e negli ultimi tempi come collaboratore al Telethon Notizie dove ci dedicava i suoi splendidi “Pensieri da vicino”.

Da sempre in prima linea nelle battaglie per la disabilità, Franco ha messo a servizio delle cause in cui credeva quell’eccellente professionalità che da sempre impreziosiva con un’intelligenza chiarissima e un garbo non comune.

Direttore di numerose testate, negli ultimi tempi “free lance per scelta”, condivideva la sua partecipazione attiva dalle pagine del Corriere della Sera e dai post sul blog di Vita, Francamente.

Rigoroso osservatore della realtà, ne ha raccolto ogni sfida con perseveranza, coraggio e tenacia, senza mai concedersi derive verso livore o pietismo. Malattia e disabilità non erano per lui corsie preferenziali o chiavi di lettura predefinite, nel suo affrontare con passione e grinta le sue avventure civili, politiche e professionali.

Ironico e mai tagliente, ha sempre messo al servizio della comunità il suo spirito positivo e la gioiosa volontà di guardare al futuro, in chiave costruttiva.

Parte viva e preziosa della famiglia di Telethon non ha mai mancato di offrire il suo entusiasmo e le sue straordinarie competenze nelle attività e nei progetti in cui è stato coinvolto.

L’ultimo atto di generosità per noi è stata un’apparizione sabato scorso, in maratona, attraverso un filmato girato al Centro clinico Nemo, in cui ha voluto testimoniare il valore del centro Nemo nell’accudimento delle persone malate.

Ci ha salutato da lì, da una camera che non aveva un numero ma un nome, Liberi di volare. Un’idea, un pensiero che gli ha suggerito, fino all’ultimo, riflessioni profonde su: «Ciò che ho fatto sino ad ora, ciò che vorrei continuare a fare a lungo, l’analisi serena dei progetti che mi spingono a guarire in fretta, perché c’è tanto da fare».

Grazie Franco, buon viaggio

Qui gli ultimi contributi di Franco al Telethon Notizie

Telethon Notizie 2 – 2014

Telethon Notizie 3 – 2014

Telethon Notizie 4 – 2014